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Vi invito a leggere attentamente quest’articolo, ne va della nostra libertà
Ecco che ci riprovano, è passato un pò di tempo ma la situazione sembra peggiorata….
Infatti con gli emendamenti alla Legge di Stabilità 1.1702 e 1.1643, (Edoardo Fanucci – PD e Francesco Boccia – PD) già approvati dalla Commissione Bilancio della Camera, gettano pesanti ombre sul futuro del digitale in Italia.
In poche parole la norma prevede che i giganti del web, da Google ad Amazon passando per Facebook e Ebay, dovranno avere la Partita Iva italiana.
Cosa significa? Che i siti di ventita on line sprovvisti di una Partita iva Italiana o si adeguono o non potranno vendere nulla in Italia. Lo scopo è quello di far pagare anche a tali siti un’ulteriore tassa. In tal modo a chi interesserebbe il mercato Italiano??? Noi saremo tagliati fuori da tutto!
Come se non bastasse, il governo ha varato un decreto che sferza un altro micidiale colpo sui motori di ricerca e sulla stessa libertà di informazione. Tra un pò prima di “linkare, indicizzare, embeddare, aggregare” un contenuto giornalistico sarà necessario chiedere il permesso all’editore. Questa è la fine dei provider di ricerca che indicizzano le ultime notizie per poi rimandarvi eventualmente alla fonte. Il linkare riguarderebbe anche i blog, i quali si ritroveranno a domandarsi se possono ancora inserire collegamenti ipertestuali agli articoli dei giornali, o citarne stralci, senza dover essere costretti a firmare improbabili contratti con Rcs o con il Gruppo Editoriale l’Espresso, quell’”aggregare” evoca scenari esilaranti nei quali potrebbero diventare illegali in un colpo solo tutti i feed reader privi di autorizzazione e trasformare i vostri pc in tante pericolose rotative clandestine.
Infine senza alcun dibattito parlamentare l’Agcom (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) ha varato una delibera togliendo il potere giudiziario ai magistrati e conferendolo agli avvocati delle lobby, i quali in presenza (a loro insindacabile giudizio) di “un’opera, o parti di essa, di carattere sonoro, audiovisivo, fotografico, videoludico, editoriale e letterario, inclusi i programmi applicativi e i sistemi operativi per elaboratore, tutelata dalla Legge sul diritto d’autore e diffusa su reti di comunicazione elettronica”, potranno segnalarla all’Agcom che nel giro di pochi giorni potrà ordinare agli internet provider di oscurarla o rimuoverla. In caso contrario il nostro provider rischia una sanzione che può arrivare fino a 250mila euro. Mentre per i blog e siti che violano c’è il rischio dell’oscuramento parziale o totale. Viva la democrazia!
Vi invito a condividere questo post e a firmare la petizione presente al link qui sotto:
Magari riusciamo a fermare questa cosa contro la libertà di ogni singolo cittadino Italiano.
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