La fame è la prima emergenza!

In varie parti del mondo c’è da sempre gente che non riesce a vivere in condizioni decenti, anche il solo fatto di procurarsi un pasto al giorno diventa una cosa problematica….

Fortunatamente esistono diverse associazioni che si occupano di garantire un’aiuto, nel corso del 2011 in Europa 18 milioni di persone  han fatto ricorso agli aiuti alimentariadesso però c’è un problema: i fondi UE stanziati per tale scopo stanno per essere tagliati.

Per ovviare a tale problema alcune associazioni si stanno mobilitando con un progetto chiamato Air Food Projet.

Tra queste associazioni c’è il Banco Alimentare che in collaborazione con la Federazione Francese dei Banchi Alimentari, la Croce Rossa francese e il Resto du Coeur e Secours Populaires Francais cercano di sensibilizzare le istituzioni Europee onde evitare tali tagli, ricordandogli che la fame è la prima Emergenza in tutte le Crisi.

In rete c’è un video che mostra persone che fanno finta di mangiare

Il fine è produrre tanti video, contatti e condivisioni, almeno pari ai 18 milioni sfamati lo scorso anno, come aderire? Semplice, è sufficiente condividere in facebook o twitter, il link che si trova cliccando qui, per far capire all’Europa che ci sono, oltre ai 18 milioni di affamati, anche 18 milioni di persone sensibili al problema.

Chi vuole ha anche la possibilità di poter inserire un proprio filmato in cui si fa finta di mangiare.

Suoni in via di estinzione

Museum of Endangered Sounds ecco come si chiama un sito creato da Brendan Chilcutt e dedicato a raccogliere tutti i suoni prodotti da dispositivi obsoleti o non più in circolazione.
Il sito creato a Gennaio 2012 non contiene tantissimi suoni, ma grazie al web e ai suoi frequentatori la lista potrebbe crescere.
Con un semplice clik sulla foto dell’oggetto possiamo ascoltare per esempio il rumore prodotto da una videoregistratore, il classico effetto neve dei televisori a tubo catodico, il jingle che partiva all’avvio di Windows 95 e così via.
Ecco il link al sito: http://savethesounds.info/

Creare un punto di ripristino con window7

Sinceramente non sapevo come fare, ma leggendo una rivista quindicinale che acquisto abitualmente ho scoperto come creare un punto di ripristino correttamente. Riporto la procedura giusta pensando che possa tornare utile a qualcuno che ne abbia bisogno.

Creare un punto di ripristino con Windows 7

Il ripristino di configurazione di sistema consente di ripristinare le condizioni precedenti dei file di sistema, annullando le modifiche al sistema eseguite nel computer senza compromettere i file personali, ad esempio messaggi di posta elettronica, documenti o foto. (cit. microsoft.com)
Se vogliamo creare un punto di ripristino con winwods 7 la procedura corretta è questa:
Facciamo clic su “Start” poi sulla scritta “Pannello di controllo” (a destra)

Dalla schermata del successiva clicchiamo su “Sistema e Sicurezza” e in seguito su “Sistema”

Ora facciamo clic su “Protezione sistema”

dalla scheda successiva scegliano clicchiamo sul tasto in basso “Crea”

scriviamo una descrizione per identificare il punto di ripristino e facciamo clic nuovamente sul tasto “Crea”
Ecco il nostro punto di ripristino è stato creato.

Spero di esser stato utile a qualcuno, e ora non mi resta che augurare buona giornata a tutti

Di ritorno da Lourdes

All’andata sul treno bianco non ci si conosce tutti, ci sono persone nuove che non conosciamo. In una settimana di pellegrinaggio si crea un rapporto speciale di amicizia anche se il tempo passato è limitato a pochi giorni.
Lourdes è anche questo, un concentrato di emozioni, gioie, pianti, sorrisi…gli appuntamenti e le funzioni hanno un ritmo veloce e forse sono troppo ravvicinati. In questa settimana non ci si rende conto che dopo un pò già si deve prepararsi per ripartire, e poi bisogna attendere un anno per ritornare.
Quest’anno ci sono stati tanti problemi che abbiamo dovuto superare, questo pellegrinaggio forse è stato più faticoso degli altri precedenti ma Maria ci ha dato la forza per affrontarlo e viverlo, forse in modo diverso ma  ce l’abbiamo fatta.
Che altro dire, siamo ritornati con la consapevolezza e la forza che mancava all’andata, stanchi ma certi di aver donato tutto ciò che era possibile donare. Ciao Maria al prossimo anno se vorrai.
L’Immacolata e la chiesa del Rosario